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Un tatuaggio femminile: che cosa c’è da sapere prima di farlo
Questa è la guida completa che illustra tutto quello che c’è da sapere prima di farsi fare un tatuaggio.
Che tatuaggio realizzare
La prima cosa da fare per realizzare Tatuaggi femminili Motta Visconti è andare allo studio e scegliere il disegno da realizzare.
Si può arrivare con un disegno già fatto oppure si può prendere un disegno dal book che il tatuatore ha in studio.
I disegni presente sul book può anche essere modificato per realizzare qualcosa di personale e irripetibile.
In alternativa, si può andare dal tatuatore, meglio previo appuntamento, e spiegare che cosa si desidera, il tatuatore è un abile disegnatore e può realizzare al momento un disegno ad hoc per un tatuaggio femminile.
Ci sono moltissimi trend che si possono seguire quando si tratta di scegliere che tatuaggio realizzare.
Ci sono moltissime ispirazioni e oggi i piccoli tatuaggi sono molto richiesti.
Per questo motivo, spesso si sceglie di tatuare un simbolo come quello dell’infinito.
In altri casi, si opta per un animaletto stilizzato.
Ci sono moltissime possibilità e alcuni decidono per un tattoo geometrico oppure un lettering, cioè una scritta fatta con un certo font (carattere).
Altri elementi che spesso sono disegnati sono cibi, bevande, corpi celesti e anche personaggi di fumetti o cartoni animati.
Tutto dipende dal proprio gusto personale e da che cosa significa un certo simbolo a livello personale.
Infatti, spesso si decide di fare un tatuaggio per ricordare un evento, un’emozione, per un legame di amicizia o amore etc.
perciò si tratta di un significato molo personale che può esser esplicito oppure noto solo da chi lo porta.
Come si realizza un tatuaggio
Per fare un tatuaggio è necessario usare una macchietta con degli aghi che iniettano nei primi starti di pelle delle gocce di inchiostro.
Gli aghi non raggiungono gli strati inferiori del derma perché altrimenti l’inchiostro entrerebbe nel circolo sanguigno.
Goccia dopo goccia, il disegno si forma.
Prima si tracciano li contorni e le parti nere, dopo invece si cambia ago e si pass al riempimento del colore.
Se i Tatuaggi femminili Motta Visconti sono piccoli, ce la si può cavare in un paio di ore.
Più il tattoo è grande, più ci vorrà per realizzarlo.
Chi ha scelto un tatuaggio molto grande avrà bisogno di fare più sedute allo studio per completarlo.
Non serve nessun tipo di anestesia quando si fa un tattoo, dato che non è doloroso ma si tratta solo di un pizzichino prolungato a causa della veloce entrata degli aghi.
Come curare un tatuaggio appena fatto
Una volta che i Tatuaggi femminili Motta Visconti sono stati fatti, è indispensabile prendersene cura nel modo coretto, onde evitare problemi futuri.
il tattoo appena fatto è parti a una ferita aperta.
Per impedire che si infetti, lo si deve curare con un crema antibatterica e anche un cicatrizzante in maniera da velocizzare e favorire la rimarginazione dello strato del derma.
La medicazione deve esser cambiata un paio di volte al giorno, inoltre, è indispensabile che il tatuaggio sia ben coperto con una garza e pellicola trasparente, quella normale da cucina.
Lo scopo è evitare che corpi esterni come terra o sabbia entrino a contatto con il tatuaggio che è molto delicato in questa fase.
Il tatuaggio appena fatto non va bagnato né esposto al sole perché potrebbe gonfiarsi.
Per questa ragione, è sempre meglio fare un tattoo in questa stagione perché durante l’estate è difficile gestire un tatuaggio appena fatto che non può essere esposto a acqua salata, acqua della piscina, sole, sudore, sabbia etc.
A che cosa fare attenzione
Per esser sicuri di non andare incontro a problemi, i Tatuaggi femminili Motta Visconti devono essere fatti sempre e solo in uno studio professabile che abbia tutte le certificazioni e le autorizzazioni in regola, quando si va in un studio queste dovrebbero esser esposte, in caso contrario, si può fare richiesta di visionarle.
Il tattoo va realizzato in una camera a parte con pavimenti e rivestimenti come quelli di una sala operatoria perché è l’unico modo per facilitare la pulizia e garantire la sterilizzazione.
Chi esegue i tatuaggi deve sempre indossare dei guanti di lattice, o di un altro materialo sterile nel caso in cui la persona da tatuare sia allergica.
Sarebbe opportuno avere anche mascherina e il camice, anche se non è obbligatorio. Ora passiamo alla parte più importante di tutte per quello che riguarda la sicurezza e l’igiene.
Gli aghi per fare il tattoo devono esser sterili e tirati fuori dalla loro confezione ermetica giusto un attimo prima di iniziare, sotto il naso del cliente.
Gli altri strumenti devono uscire sterilizzati e pulita da un’autoclave, un apparecchio apposito per eliminare ogni tracica dagli strumenti che non sono usa e getta, come la macchietta dove insieme gli aghi.
Queste indicazioni sono importantissime e fondamentali perché è l’unico modo per eliminare batteri ei virus.
Chi non segue queste regole può far correre il rischio di infezione, anche con patologie molto gravi come epatite, tetano e HIV.
Dove fare un tatuaggio
Ci sono moltissimi punti in cui fare un tatuaggio ed è importante sapere che vicino alle articolazioni può fare un po’ più male.
È sconsigliato farlo sulla pancia, soprattutto per le donne, perché con la gravidanza la pelle si tira e poi si ritende, rovinando completamente il disegno.
Braccia, gambe, schiena sono tra i più scelti ma ci sono anche mani, polsi, piedi, collo e caviglie.
Quando costa tatuarsi
Il costo dei Tatuaggi femminili Motta Visconti dipende da diversi fattori.
La grandezza e la complicatezza del disegno sono quelli che indicono di più di tutti.
Più il tatuatore lavora al tattoo, più questo avrà un costo maggiore.
Un tattoo con solo l’inchiostro nero ha un costo inferiore da quelli colorati.
Attenzione che è importante sapere che il costo del tatuaggio non può esser scontato più di tanto che poiché ci sono dei costi fissi legati ai prodotti usa e getta che si devono usare.
Chi propone un prezzo stracciato, non segue di sicuro le norme di sicurezza igienica.
Tattoo Motta Visconti
Il tatuaggio (derivato dal francese tatouage, a sua volta dal verbo tatouer e questo dal termine anglosassone tattoo, adattamento del samoano tatau)[1][2][3] è sia una tecnica di decorazione pittorica corporale dell’uomo, sia la decorazione prodotta con tale tecnica. Tradizionalmente la decorazione è destinata a durare per molto tempo,a volte per sempre, ma in tempi recenti sono state inventate tecniche per realizzare tatuaggi temporanei.
Nella sua forma più diffusa, la tecnica di questa modificazione corporea consiste nell’incidere la pelle ritardandone la cicatrizzazione con sostanze particolari (più precisamente è chiamata scarificazione) o nell’eseguire punture con l’introduzione di sostanze coloranti nelle ferite. Questa tecnica, che oggi sembra facile da eseguire,è stata resa possibile dal susseguirsi e dall’evolversi di tecniche più svariate e ardue nell’antichità.
Origini del tatuaggio
Tatuaggi terapeutici sono stati ritrovati sulla mummia dell'”uomo di Pazyryk” nell’Asia centrale con complicati tatuaggi animali o quello della principessa di Ukok (Mummia dell’Altai) databile intorno al 500 a.C. che rappresenta un animale immaginario (cervo e grifone) di un alto livello artistico, arrivato quasi intatto a noi grazie alla permanenza nel permafrost.[4] Tra le civiltà antiche in cui si sviluppò il tatuaggio fu l’Egitto ma anche l’antica Roma, dove venne vietato dall’imperatore Costantino, a seguito della sua conversione al Cristianesimo.[5] È peraltro da rilevare che, prima che il Cristianesimo divenisse religione lecita e, successivamente religione di Stato, molti cristiani si tatuavano sulla pelle simboli religiosi per marcare la propria identità spirituale.
È inoltre attestata nel Medioevo l’usanza dei pellegrini di tatuarsi con simboli religiosi dei santuari visitati, particolarmente quello di Loreto. Fra i cristiani la pratica del tatuaggio è diffusa fra i copti monofisiti. Col tatuaggio i coptirimarcano la propria identità cristiana, i soggetti sono solitamente la croce copta, la natività e il Santo Mar Corios, martirizzato sotto Diocleziano e rappresentato in sella ad un cavallo con un bambino.[6] La religione ebraica vieta tutti i tatuaggi permanenti, come prescritto del Levitico (Vaikrà) (19, 28).[5] In particolare, l’Ebraismo vieta ogni incisione accompagnata da una marca indelebile di inchiostro o di altro materiale che lasci una traccia permanente. [Continua…]
Tecniche di tatuaggio
Gli Inuit usano degli aghi d’osso per far passare attraverso la pelle un filo coperto di fuliggine (la china, che artigianalmente e impropriamente si adopera per lo scopo è in fin dei conti una sospensione acquosa di fuliggine).
Nelle zone oceaniche (Polinesia, Nuova Zelanda) il tatuaggio viene eseguito tramite i denti di un pettine di osso che, fermato all’estremità di una bacchetta (formando così uno strumento di forma simile a un rastrello), e battuto tramite un’altra bacchetta, forano la pelle introducendo il colore, ottenuto quest’ultimo dalla lavorazione della noce di cocco.
I giapponesi, con la tecnica detta tebori, usano sottili aghi metallici e pigmenti, adesso di molti colori, ma che in origine erano rosso, giallo e indaco, oltre al nero in varie gradazioni, e introducono nella pelle sostanze di natura chimica diversa e di colore diverso. La tecnica giapponese prevede che gli aghi, fissati all’estremità di una bacchetta di bambù, che viene fatta scorrere avanti e indietro (di forma simile a un sottile pennello), siano fatti entrare nella pelle obliquamente, con minor violenza rispetto alla tecnica polinesiana, ma comunque in modo abbastanza doloroso.
[Continua…]
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