Passando dall’agenzia ti poni dalla parte del nuovo e della dinamicità, che è la la cifra della vita urbana che è apprezzata dai nostri clienti. Non perdere l’occasione di fare il tatuaggio che sognavi, ad un costo che più conveniente non si può. Provando i tatuaggi maori entrerai nella fila di quello che è un grande gruppo di clienti, amanti di un’estetica dei tempi contemporanei. Con noi puoi distinguerti dalle offerte concorrenti per l’ottimo tariffario, che è misurato sulle idee che ci sono sul mercato per essere conveniente e favorevole al cliente. Con la proposta che facciamo, i tatuaggi maori diventano la scelta dell’utente che vuole un elemento di eleganza e di perfetto impatto sul proprio corpo. Ci trovi attivi e pronti essendo esperti in disegni di tutti i tipi, passando per le frasi e per i disegni che preferiscono. Preferendo i tatuaggi maori si ottengono un grande disegno, la veloce esecuzione in ragione della richiesta che ci fai. Nel centro sai che siamo abituati a parlare con tutti i tipi di cliente, che vogliano la migliore espressione artistica da testimoniare sul corpo. Grazie ai disegnatori e ai maestri di tatuaggio non troverai problemi, per chi intende fare un tatuaggio con cui esprimere la creatività senza limiti. Per i tatuaggi maori mettiamo in campo le nostre migliori competenze, che ci fanno stare dalla parte del lavoro fatto con certezza e precisione. Il negozio di tatuaggi è la vetrina centrale in cui osservare le tendenze urbane e metropolitane, con un’ampia scelta di fantasie e di disegni a lunga durata per una qualsiasi parte del corpo. Sui nostri disegni ci si fa vedere e si lascia il segno, ma in rari casi un tatuaggio non attrae l’occhio di chi lo guarda. Se vuoi lasciare un segno con una fantasia o un disegno di impatto e di eleganza, scegli i tatuaggi maori. Siamo uno dei riferimenti più mirabili della regione, per ciò che riguarda la preparazione e la cura che da anni troviamo nella nostra passione per il tatuaggio. Abbiamo voluto creare una grande azienda, portando le migliori conoscenze in un aiuto attivo per essere provato dal grande pubblico. I progetti di tatuaggi maori sono una replica di grande fattura per quel pubblico che non vuole dire di no alla qualità di livello. Il negozio si pone in uno scambio di idee e di gusti stilistici, offrendo i tatuaggi pur mantenendo una propria identità underground. Potrai preferire i tatuaggi maori e le nostre grafiche, perché quando comparato a quelli più tradizionali godono del tocco in più che è dato da un disegno artistico. Nelle scelte che proponiamo nei nostri listini vorrai valutare quale dei nostri disegni ti piace, nella sede che abbiamo voluto iniziare. Le influenze che sono vicine ai clienti entrano presto nel nostro repertorio, a prezzi imbattibili. Intendiamo farci notare come guida per chi entra nel mondo dei tatuaggi, offrendo idee di tatuaggi maori a cui sarà difficile fare a meno. In questo ambito circolano le idee e le aperture alle influenze, richiamate dal passaparola che si è creato con il negozio fuori dalle righe.
Link Utili:
Il tatuaggio (derivato dal francese tatouage, a sua volta dal verbo tatouer e questo dal termine anglosassone tattoo, adattamento del samoano tatau) è sia una tecnica di decorazione pittorica corporale dell’uomo, sia la decorazione prodotta con tale tecnica. Tradizionalmente la decorazione è destinata a durare per molto tempo,a volte per sempre, ma in tempi recenti sono state inventate tecniche per realizzare tatuaggi temporanei.
Nella sua forma più diffusa, la tecnica di questa modificazione corporea consiste nell’incidere la pelle ritardandone la cicatrizzazione con sostanze particolari (più precisamente è chiamata scarificazione) o nell’eseguire punture con l’introduzione di sostanze coloranti nelle ferite. Questa tecnica, che oggi sembra facile da eseguire,è stata resa possibile dal susseguirsi e dall’evolversi di tecniche più svariate e ardue nell’antichità. (Wikipedia)
Origini del tatuaggio
Tatuaggi terapeutici sono stati ritrovati sulla mummia dell’”uomo di Pazyryk” nell’Asia centrale con complicati tatuaggi animali o quello della principessa di Ukok (Mummia dell’Altai) databile intorno al 500 a.C. che rappresenta un animale immaginario (cervo e grifone) di un alto livello artistico, arrivato quasi intatto a noi grazie alla permanenza nel permafrost. Tra le civiltà antiche in cui si sviluppò il tatuaggio fu l’Egitto ma anche l’antica Roma, dove venne vietato dall’imperatore Costantino, a seguito della sua conversione al Cristianesimo. È peraltro da rilevare che, prima che il Cristianesimo divenisse religione lecita e, successivamente religione di Stato, molti cristiani si tatuavano sulla pelle simboli religiosi per marcare la propria identità spirituale.
È inoltre attestata nel Medioevo l’usanza dei pellegrini di tatuarsi con simboli religiosi dei santuari visitati, particolarmente quello di Loreto. Fra i cristiani la pratica del tatuaggio è diffusa fra i copti monofisiti. Col tatuaggio i copti rimarcano la propria identità cristiana, i soggetti sono solitamente la croce copta, la natività e il Santo Mar Corios, martirizzato sotto Diocleziano e rappresentato in sella ad un cavallo con un bambino. La religione ebraica vieta tutti i tatuaggi permanenti, come prescritto del Levitico (Vaikrà) (19, 28). In particolare, l’Ebraismo vieta ogni incisione accompagnata da una marca indelebile di inchiostro o di altro materiale che lasci una traccia permanente. (Wikipedia)
Tecniche di tatuaggio
Gli Inuit usano degli aghi d’osso per far passare attraverso la pelle un filo coperto di fuliggine (la china, che artigianalmente e impropriamente si adopera per lo scopo è in fin dei conti una sospensione acquosa di fuliggine).
Nelle zone oceaniche (Polinesia, Nuova Zelanda) il tatuaggio viene eseguito tramite i denti di un pettine di osso che, fermato all’estremità di una bacchetta (formando così uno strumento di forma simile a un rastrello), e battuto tramite un’altra bacchetta, forano la pelle introducendo il colore, ottenuto quest’ultimo dalla lavorazione della noce di cocco.
I giapponesi, con la tecnica detta tebori, usano sottili aghi metallici e pigmenti, adesso di molti colori, ma che in origine erano rosso, giallo e indaco, oltre al nero in varie gradazioni, e introducono nella pelle sostanze di natura chimica diversa e di colore diverso. La tecnica giapponese prevede che gli aghi, fissati all’estremità di una bacchetta di bambù, che viene fatta scorrere avanti e indietro (di forma simile a un sottile pennello), siano fatti entrare nella pelle obliquamente, con minor violenza rispetto alla tecnica polinesiana, ma comunque in modo abbastanza doloroso. (Wikipedia)